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Locazioni brevi, obbligo di partita Iva con più di 4 appartamenti.

L’articolo 1, commi 595 e 596, della legge 178/2020 (legge di Bilancio 2021), è intervenuta sulla disciplina delle c.d. locazioni brevi, modificando il regime di particolare favore introdotto con l’articolo 4 del Dl 50/2017. Quest’ultima disposizione aveva infatti previsto che i redditi derivanti dai contratti di locazione breve ad uso abitativo (ove per locazione breve si intende il contratto di durata non superiore a 30 giorni), compresi i servizi di fornitura pulizie biancherie e locali, sono soggetti all’imposta sostitutiva con aliquota al 21% in caso di opzione nella forma della cedolare secca.

Oggi il regime, pur restando in vigore, assume connotazioni differenti.

È previsto infatti che, nel caso di destinazione alla locazione breve di più di quattro appartamenti, l’attività di locazione si presume esercitata nella forma di impresa, ai sensi dell’articolo 2082 del Codice civile, con tutto ciò che ne consegue in termini di obblighi di natura contabile e fiscale (apertura della p.iva, redazione e tenuta delle scritture contabili). (Fonte: di Lorenzo Lodoli, Il Sole 24 ORE - Estratto da “Norme & Tributi Plus Fisco”).

 

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